Mai come in questo momento storico l’uomo è stato più informato, esposto alla cultura, all’arte, alla scienza e a qualsiasi scibile che la più fervida immaginazione possa contemplare. Eppure, in sacche silenziose ma sempre più grandi e spesso insospettabili ci si imbatte in tendenze, movimenti e credenze del tutto a-scientifiche con non poche analogie al medioevo. E così come nei secoli (più o meno) bui si temeva l’afflato del demonio che procurasse la perdita della ragione o il fiato della terra che portasse la peste adesso gruppi di persone tutt’altro che sparute passano la vita temendo la contaminazione chimica delle scie, evitano di bere il latte perché convinte che un complotto della Danone abbia nascosto il pericolo cancerogeno della caseina al mondo intero e via dicendo.
Ma in che momento una parte della nostra civiltà ha smesso di credere nel positivismo e nell’imbattibilità del progresso per tornare alla superstizione ? Che dimensione ha il fenomeno e quali ripercussioni negli altri media ?
In questo piccolo libro a puntate proveremo a comprendere i segnali e i modi con i quali il nuovo medioevo si sta insinuando nelle nostre vite, cercando di tenere ben accesa la fiaccola della ragione.